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Dalla "Voce del Popolo" del 10/5/03

IL LIBRO DI GUIDO RUMICI PRESENTATO ALLA COMUNITÀ DI SALVORE

Foibe, una grande tragedia in tre atti

SALVORE - Tutti lo sanno, ma nessuno ne parla. Il riferimento è agli infoibati. Un argomento che, anche a distanza di molti anni, è sempre vivo nelle menti della nostra gente. Il libro di Guido Rumici, appunto "Infoibati", parla proprio di questo, con la Comunità degli Italiani di Salvore, presieduta da Gabriele Bosdachin, che ha voluto "aprire il forziere del silenzio". L'attenzione del pubblico, alla presentazione, è stata massima, segno che l'argomento desta davvero notevole interesse.Del resto sono molte le famiglie del buiese che hanno subito questa violenza durante e dopo la II Guerra mondiale.

Rumici ha aperto gli archivi di guerra della ex Jugoslavia, dell'Italia e dell'Inghilterra. Già, perché il Paese di Sua Maestà Britannica, stando a Rumici, è stato sempre presente, più o meno segretamente, sul territorio della defunta Jugoslavia. E non sempre per fare del bene. "È tutto documentato - ha sottolineato Rumici - ogni constatazione ha un riferimento concreto, supportato da dati e documenti, molti con un sigillo che dopo cinquant'anni è stato tolto". Rumici parla di tre ondate di violenza, per gli infoibati. La prima del '43 con circa 750 vittime, la seconda del 1944 in Dalmazia, con brutale ferocia, dopo la ritirata dei tedeschi e l'arrivo dei partigiani, e la terza ondata dopo la fine della guerra. In Dalmazia furono uccisi tutti, ma principalmente carabinieri e finanzieri, ma anche semplici impiegati comunali, o gente della borghesia. Furono uccisi senza motivo anche 500 albanesi.

La III fase, quella più sanguinosa, arriva dopo il 1945, dunque a guerra finita, con 6.500 infoibati accertati, dopo l'1 maggio '45, soprattutto a Trieste, in Istria e a Fiume. L'OZNA dunque ha fatto piazza pulita. Poi Rumici ha esposto un dato che ha fatto rabbrividire il pubblico: con i 6.500 infoibati furono uccisi 450 tra bambini e donne. E questa non è stata guerra. Un libro da leggere, giudicato molto positivamente dalla critica.

Franco Sodomaco

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